Le varie Passioni di Santa Barbara, tutte leggendarie, mostrano gravi discordanze, specialmente quanto al luogo (il martirio è posto ora a Nicomedia, ora in toscana, ora a Roma) e quanto al tempo (regno di Massimino di Trace, di Massimiano o di Massimino Daia?) dei fatti riferiti.
Esse raccontano che il ricco pagano Dioscuro, aveva chiuso in una torre sua figlia, la bella Barbara. Questa, che si era convertita al cristianesimo, volendo rendere omaggio alla santa Trinità fece aprire una terza finestra nella sua stanza. Il padre venne a conoscenza della sua fede e tentò di ucciderla, ma ella fuggì scampando a lungo alla cattura con dei prodigi. Infine, catturata, fu condotta al tribunale e sottoposta a tortura. Il tiranno ordinò che fosse esposta nuda: la giovane ottenne con le preghiere che una nebbia oscurasse il luogo, e Dio la rivestì. Alla fine Barbara fu decapitata dal padre stesso.
Il culto della Santa, molto popolare, si diffuse nella maggior parte d’Europa, specialmente nei paesi scandinavi e germanici, come pure nei Balcani, ed in Oriente. In italia fu probabilmente introdotto dagli eserciti bizantini, nel VI secolo. Barbara è raffigurata per la prima volta in un affresco di Santa Maria Antica, datato al VIII secolo. Le sue reliquie giunsero a Venezia e Costantinopoli, che contò quattro chiese con il suo nome.
Si riteneva che la santa proteggesse contro la morte improvvisa e divenne patrona degli artiglieri, dei minatori e dei pompieri. Festeggiamenti il 4 dicembre.
