L’idea di riprodurre in contrada Leina di Motta due simboliche gallerie, sulle cui pareti fissare delle lastre di marmo con i nomi dei caduti per il lavoro in miniera e galleria, risale agli anni 70, quando si cominciò a sentire forte la necessità di ricordare coloro che cominciavano a mancare.
Artefice di questa iniziativa è stato il Sig. Santo CALABRÒ, che assieme ad altri “soci di lavoro”, Sigg. Giovanni Anghelone, Carmelo Franco, Benito Mallamaci, Giuseppe Sergi, Domenico e Paolo Verduci, ottenne il permesso di occupazione del suolo comunale per la realizzazione dell’opera.
Il complesso monumentale, inaugurato il 20 dicembre 1978, è stato realizzato con i contributi di tutta la cittadinanza ed è tuttora scenario della cerimonia che si tiene ogni 4 dicembre (S.Barbara, patrona dei minatori), durante la quale viene chiamato l’appello di tutti coloro che hanno perso la vita svolgendo il proprio pericoloso mestiere.
Di recente, l’area ha subito una notevole trasformazione, in quanto è stato ampliata e migliorata; elemento caratterizzante è l’uso della pietra locale, come registro a perenne memoria, su cui sono stati incisi i nomi dei minatori deceduti.
L’elenco dei caduti sul lavoro (35) e di quelli caduti per silicosi (583), è conforme a quanto riportato sul supporto lapideo presente al Parco delle Rimembranze.
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N.B. L’ASTERISCO ACCANTO AL NOME NEL MINATORE, INDICA LA PRESENZA DI DATI E/0 FOTO NELLA CARTELLA MEDESIMA
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La sezione è aperta all’apporto di dati (foto formato tessera e testo), inerenti alla vita lavorativa dei caduti, da parte dei parenti (l’inserimento avverrà a seguito della compilazione di un’apposita scheda fornita dall’Associazione o scaricabile dalla home page); i dati saranno inseriti esattamente come da scheda).